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Caino ** – Montemerano (GR)

Il 2024 si apre con la visita a uno dei ristoranti unanimemente considerato uno dei templi della gastronomia italiana: Ristorante Caino a Montemerano.

La padrona di casa (Shef come si chiama lei anche per rivendicare il suo ruolo di donna) è Valeria Piccini ed è una delle pochissime donne chef italiane (in totale sono dieci) ad aver ottenuto la stella Michelin: in questo caso, vanta addirittura due stelle da oltre vent’anni.
La cucina è dichiaratamente quella del territorio (siamo in Maremma) anche se con contaminazioni e rivisitazioni in chiave contemporanea.

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Il (vero) cliente della Guida Michelin

Cos’hanno in comune gli otto piatti raffigurati nella foto qui sotto?

Sono otto piatti, di altrettanti ristoranti stellati, che ho mangiato nel 2023 in quattro diversi stati europei: Italia, Danimarca, Germania e Svezia: cinque di questi sono ristoranti tre stelle, un due stelle, un mono stella e un ristorante che ha conquistato la stella nel corso dell’anno.

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V.I.T.E. Restaurant * – Villorba ( TV )

Sottotitolo: quando un pranzo rasenta il sequestro di persona…

Ok, ora facciamo un passo indietro e inquadriamo dove siamo.

Ristorante giovanissimo (sotto tutti i punti di vista), fresco fresco di stella Michelin nella guida 2024 dalla location unica: è, infatti, all’interno di concept store di design, dove ogni componente d’arredo è in vendita.

Passiamo al pranzo, ma contrariamente a quanto accade di solito, mi soffermerò pressoché esclusivamente a parlare delle sue tempistiche perché questo si è rivelato il più fulgido esempio di come il servizio (in senso lato) possa distruggere un pasto.
Con servizio preciso subito che non mi riferisco al personale di sala, ma alla tempistica con cui è stata gestita l’uscita delle portate.

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Vibe – Milano

Vola come una farfalla, pungi come una farfalla.

No, non mi sono rincoglionito, o meglio, non lo sono più del solito, ma questa è la risposta che ho dato a tutti quelli che su IG mi hanno chiesto come sia andata da Valerio Braschi a Milano.

Riassunto delle puntate precedenti.
A luglio di quest’anno Valerio Braschi, dopo la sua esperienza al Ristorante 1978 di Roma, ha deciso di aprire il suo nuovo ristorante in quel di Milano e io, seppur con qualche mese di ritardo, ho deciso di andarci a mettere il naso…

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Milleluci – Rubbio (VI)

Elvis, il cuoco di montagna.

Io ho avuto modo di conoscere Elvis circa quattro anni fa, grazie alla mitica Cinzia Boggian: era un sabato ed ero alla ricerca di un posto interessante dove andare a cena quando lei mi suggerì di andare al Mille Luci di Rubbio (VI).

Il sito web era diverso da quello attuale, molto più spartano, ma mi piacque subito l’idea di assaggiare una cucina molto radicata col territorio e, in particolare, legata a doppio filo con la montagna (che io preferisco nettamente al mare).
A ciò si aggiunga che il suggerimento mi proveniva da una persona che ha una cultura enogastronomica di grandissimo livello.

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Jan *** – Monaco di Baviera (D)

La domanda che sorge spontanea dopo aver cenato da Jan, come si vedrà più avanti, è quella di chiedersi se ci si trovasse in Germania (a Monaco, nella capitale delle Baviera, per spiegare un minimo la geografia), oppure in Francia: praticamente ogni piatto trovavi almeno uno tra foie-gras, caviale, beurre blanc, tartufo…

Qualche mala lingua a cui piace sparlottare (cit.) potrebbe dire che la scelta degli ingredienti è dettata anche dalla necessità di dare un senso al costo del menù, ossia 320 euro per nove portate (più amuse-bouche e piccola pasticceria).

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La Madonnina del Pescatore ** – Senigallia (AN)

Per tanti anni, per motivi insulsi o forse per compagnie pari, non sono mai riuscito a mettere i piedi sotto la tavola di questo ristorante.
Anzi, rincaro anche un pochino la dose: non so perché, ma Moreno Cedroni, a vederlo su Youtube, non mi ha mai ispirato particolare simpatia.

Ecco, questo pranzo è la prova provata che non bisogna mai lasciarsi fuorviare dai preconcetti o dalle sensazioni non suffragate da alcuna base, anche solo indiziaria.

Da Moreno Cedroni, a la Madonnina del Pescatore, non solo ho pranzato veramente molto bene, ma, ciò che mi ha veramente stupito, è che sono stato anche meglio.

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Uliassi *** – Senigallia (AN)

Questo è uno dei quei post che non mi sarei mai aspettato di scrivere: Uliassi è sempre stato uno dei miei tre stelle preferiti tant’è che ho festeggiato da lui il mio compleanno negli ultimi due anni.

Per il quarto ritorno (la prima volta ci sono stato nel settembre 2018, due mesi prima che conquistasse la meritatissima terza stella), ho optato per il famoso Lab Caccia.

Non ci si deve stupire nel trovare un menù di caccia in riva al mare…

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